Biblioteca del convento di Sant’Oliva in Palermo
PATRIMONIO:
La consistenza complessiva della collezione è di oltre 10.000 volumi, di questi circa la metà appartengono al fondo antico.
La Biblioteca è in attesa dell’adesione al Servizio Bibliotecario Nazionale, attraverso il polo della CEI.
PRESENTAZIONE
La Biblioteca del convento di Sant’Oliva ha origini antiche. Le prime notizie storiche sulla costruzione di Chiesa e convento si possono riscontrare nei volumi di Bandi e Provviste del Senato Palermitano, che si conservano nell’Archivio Comunale della città. Il 9 novembre del 1518 la Maestranza dei Sartori fece l’atto di cessione della Chiesa originaria ai Religiosi di San Francesco di Paola, possesso confermato dal papa Clemente VII, con un breve apostolico, il 13 marzo del 1523. Da subito i Frati Minimi avviarono la raccolta libraia. Alla fine del Cinquecento, nell’inviare la lista dei libri in Vaticano, erano elencati 38 tra incunaboli e cinquecentine. Nei secoli successivi il patrimonio andò accrescendosi ulteriormente fino a raggiungere i 16mila volumi ed essere la seconda Biblioteca ecclesiastica della città di Palermo, subito dopo quella dei Gesuiti. Il materiale bibliografico, in parte disperso nel corso dei secoli, è oggi conservato in ampi locali deposito, disposto su scaffalature metalliche, al di sopra delle navate laterali e del transetto della Chiesa parrocchiale dedicata al Santo di Paola.